EDUCAZIONE

Iniziare un percorso educativo è sempre una sfida per me, una sfida con i proprietari, con il cane, ma soprattutto con me stessa che devo cercare di tirare fuori il meglio dal binomio cane-proprietario. E’ una bella sfida!

 

Educare il proprio cane significa prima di tutto mettersi nella sua pelliccia e iniziare a capirlo e farci capire da lui, entrare nella sua psicologia senza pretendere che usi il nostro modo di pensare, semplicemente perché non gli appartiene! 

Un cane è un cane e non c’è nulla di offensivo nel riconoscerlo anzi, come disse John Holmes "Il cane non è “quasi umano” e non conosco peggiore insulto alla razza canina che descriverlo così"!
A volte si tende ad umanizzare troppo il cane e a pretendere da lui cose inconcepibili per la sua mente, come se chiedessero a noi di salutare i nuovi arrivati annusandoci i fondoschiena!

 

 

Quello che cerco di insegnare ai proprietari all'interno di un percorso educativo è come diventare una guida affidabile e consapevole per il nostro cane e offrirgli l'opportunità di vivere accanto a noi in modo sereno per lui e per noi.

Diventare un leader all'interno del nostro "branco" non significa essere un despota, ma diventare una figura di riferimento.

Nel momento in cui il nostro cane ci riconosce come guida non avremo problemi ad educarlo perché lui collaborerà senza problemi, sarà affidabile sia in famiglia sia in società e potrà seguirci ovunque senza rischi e senza fastidi né per lui né per gli altri.


Personalmente ho sempre usato metodi non coercitivi, sono convinta che sia meglio impostare il rapporto con il proprio cane sulla collaborazione e sulla fiducia piuttosto che sulla costrizione, che è meglio convincere un cane con un premio piuttosto che imporre qualcosa attraverso la paura...e poi che bello vedere che il proprio cane non vede l’ora di lavorare, che lo fa con gioia invece che con il terrore di sbagliare!

 

Attraverso il Metodo Gentile si sfrutta la naturale voglia di collaborare del cane e l’empatia che esiste (o che si impara ad instaurare) tra cane e proprietario.

Attraverso il gioco il cane (come gli esseri umani) impara meglio e più piacevolmente.

 

 

Tutto diventa molto più facile se si parte nel giusto modo già con il cucciolo, facendogli capire chiaramente ciò che ci si aspetta da lui e comunicandogli che può affidarsi alla nostra guida senza timori.

Il cane sarà ben contento di accettare le nostre regole se queste sono ragionevoli e gli sono proposte nelle giusta maniera.


Lo scopo finale è quello di avere un cane perfettamente gestibile, affidabile, equilibrato, e capace di gestire le interazioni interspecifiche e intraspecifiche; oppure, nel caso in cui il nostro amico abbia un carattere non particolarmente docile, di imparare a leggere, interpretare e controllare ogni situazione senza particolari sforzi.

Il segreto sta nel trasformare pian piano i comportamenti appresi in abitudini di vita.

Gli sport che amo e che pratico con Kim:

AGILITY

Gli sport cinofili sono stati la mia passione fin da subito! L’agility prima di tutto.

Pensavo che non sarei mai stata in grado di finire un percorso, ho poco fiato e poca memoria, invece...

dalle prime prove con Bea ho capito che potevo farcela e così ho continuato.

Con Kim ho inziato l’approccio all’agility a 3 mesi e mezzo, questo le è servito molto sia per farla lavorare mentalmente facendo esericizi un pò più divertenti del classico seduto o terra, sia per rafforzare ancora di più il nostro rapporto!

 

L’ Agility Dog è una disciplina sportiva aperta a persone e cani di tutte le età..

Possono parteciparvi cani di razza e meticci di tutte le taglie, divisi in categorie: SMALL, MEDIUM e LARGE, per ognuna delle quali esistono tre brevetti.

Per iniziare l’Agility il cane deve aver compiuto almeno un anno di vita e deve essere fisicamente sano.

Naturalmente il cane che inizia questa attività sportiva deve avere delle basi di educazione ed una certa empatia con il proprietario.

 

L’obiettivo del percorso è di condurre il cane a superare degli ostacoli, nell’ordine prescritto, senza errori, entro un tempo massimo chiamato TPS. Oltre alla rapidità si tiene conto dell’abilità.

 

Al di là della vera e propria attività agonistica, si può praticare l’Agility anche e solo per puro divertimento, per migliorare l’intesa con il proprio cane, per permettergli di fare attività fisica e per farne insieme a lui.

OBEDIENCE

Questa disciplina mi ha sempre affascinata, anche quando non la conoscevo molto bene. Man mano che l’ho conosciuta me ne sono innamorata ed ho voluto cimentarmi con Kim.

 

L'Obedience non è altro che una gara per valutare gli esercizi di educazione avanzata.

Alla base di tutto c'è l'armonia e l'intesa tra uomo e cane.

 

Nelle gare di Obedience il cane esegue gli esercizi di obbedienza ad altissima velocità e precisione, dalla condotta al piede al riporto di oggetti, dalle posizioni a distanza alla discriminazione olfattiva.

 

Questo sport è utile per allenare la mente del cane, per fargli imparare abilità che siano utili sia in gara che nella vita di tutti i giorni.

E' una disciplina complessa e prevede che il cane abbia un’ottima educazione di base e molta sintonia con il conduttore.

SHEEPDOG

Ho iniziato ad interessarmi a questo sport da quando sono diventata proprietaria di un cane da pastore! Inizialmente volevo solo testare il suo istinto, ma poi vedere questi cani svolgere l'attività per cui sono nati mi ha davvero colpito! Abbiamo iniziato a lavorarci con un certa continuità solo da inizio 2013, avendo trovato anche un'ottima compagnia di altri propretari di australian!